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Abio Desenzano, 10 anni di conforto tra i piccoli ammalati

03 Settembre 2013 | commenti

Abio Desenzano, 10 anni di conforto tra i piccoli ammalati

Dieci anni di sorrisi e giochi distribuiti nel reparto di Pediatria dalla sezione Abio di Desenzano del Garda, Associazione per il bambino in Ospedale, parte della Fondazione Abio Italia Onlus.

Istituito nel 2003 per promuovere «l’umanizzazione del reparto pediatrico» nell’ospedale Montecroce, il gruppo si occupa di sostenere e accogliere presso il reparto di Desenzano fanciulli e famiglie, cercando di attenuare il rischio di trauma e la sofferenza che l’ingresso in una struttura di cura comporta nei più piccoli. Tra i giochi donati e qualche festa, volti di speranza e serenità percorrono i corridoi per smorzare l’amaro delle terapie. I volontari di Abio collaborano con medici, infermieri e terapisti e il loro spazio operativo è la sala giochi del reparto pediatrico di Desenzano. Oltre alla quotidiana attività in corsia, varie sono le iniziative che l’associazione ha realizzato in dieci anni sodalizio, a cominciare dalle feste tradizionali per Santa Lucia, Natale e Carnevale.

Tante persone in questo decennio hanno donato il loro tempo, disponibilità, affetto gratuito, fantasia e comprensione ai bimbi e ai genitori che incontravano durante il loro turno; centinaia di visi di bambini, mamme e papà preoccupati hanno incontrato il calore di sorrisi confortanti, grazie ai volontari del gruppo. E in cambio sono giunti ringraziamenti e abbracci, gratificazioni personali, emozioni che sono rimaste impresse su qualche disegno, in un abbraccio o testimonianza lasciata dai piccoli pazienti. «La forza del volontariato, della generosità umana verso gli altri non può esaurirsi, perché la forza del volontariato è una delle colonne, forse la più forte, che sostiene la nostra società sempre più in crisi», osserva la presidente dell’associazione desenzanese, Susanna Sacchella.

L’intervento dei volontari nell’ospedale desenzanese ha prodotto effetti positivi sulle persone, ma anche negli spazi e nell’altruismo di tanta gente e delle istituzioni sensibili alle necessità dei bimbi. «L’Associazione Abio Desenzano – prosegue Sacchella – ha promosso e realizzato nel 2004, in collaborazione con la Fabbrica del Sorriso, la ristrutturazione del reparto di Pediatria per l’arredamento delle camere e la decorazione murale. Nel 2010 il gruppo ha attivato una collaborazione con “30 ore per la vita” e ha organizzato con il Comune di Desenzano un concorso di disegni alla Biblioteca comunale di Villa Brunati rivolto alle varie scuole della zona. E nel 2011, grazie a una fortunata iniziativa promossa da Giunti che ha raccolto per la pediatria più di mille libri per bambini e per ragazzi, unitamente alla generosa donazione di una famiglia desenzanese, Abio ha potuto dotare il reparto della nuova e colorata “Biblioteca di Caterina”».

I semi della solidarietà germogliano in ospedale, un progetto dietro l’altro. Per l’anno in corso, Abio ha accolto la richiesta di aiuto per l’iniziativa “Rooming in” del reparto maternità, dunque donerà dei fasciatoi da istallare nelle camere del reparto per consentire alle neomamme di accudire il loro bebè fin dai primi momenti di vita, come già accade in altri nosocomi. A questo si unisce ogni anno la consueta Giornata nazionale del bambino in ospedale – la prossima sarà il 28 settembre in piazza Malvezzi a Desenzano – che vede i volontari di Abio impegnati nella piazza principale della città per promuovere l’associazione e raccogliere fondi da investire nelle nuove iniziative a favore di bambini e famiglie. Altri progetti sarebbero in cantiere, e si realizzeranno con l’aiuto di maggiori volontari.

«Oggi sono operative solo una ventina di persone – informa la segretaria Mariangela Grandelli – e ciò comporta qualche difficoltà nello svolgere al meglio le attività e nel coprire tutti i turni di apertura della sala giochi». Una constatazione che subito diventa appello. «Se volete dedicare del tempo al prossimo e soprattutto ai più indifesi, le porte dell’associazione sono aperte. Il 28 settembre sarà una buona occasione per conoscerci».

Proprio per non lasciare neppure un giorno soli i piccoli pazienti dell’ospedale di Desenzano, senza il conforto di qualche ora di spensieratezza e compagnia, Abio cerca nuovi collaboratori che abbiano voglia di donare un po’ del loro tempo. Da ottobre, per chi desidera unirsi al gruppo, parte il consueto corso di formazione per volontari in aula magna e nella Pediatria di Desenzano. Per diventare un collaboratore di Abio basta avere tra i 18 e i 69 anni (per ragioni assicurative), seguire il corso di formazione di cinque incontri, con 60 ore di tirocinio in reparto, un turno settimanale di minimo tre ore in ospedale regolarmente, almeno per un anno, e partecipare agli incontri di gruppo e di aggiornamento, necessari per svolgere al meglio l’attività di assistenza.

Pur non essendo richiesta alcuna specifica competenza o attitudine, aggiunge la presidente Grandelli, «non basta amare i bambini per essere un buon volontario: sono necessarie anche motivazioni profonde, creatività, capacità di relazione e resistenza alla frustrazione. Il compito del volontario è quello di realizzare una buona accoglienza nei confronti del bambino e della sua famiglia, inserendosi con discrezione e disponibilità tra le diverse figure che operano in ospedale e impegnandosi fattivamente e con spirito di collaborazione con gli altri volontari del gruppo. Il volontario Abio deve essere una persona che sappia lavorare in gruppo e propensa alle relazioni interpersonali, sia con i bambini sia con gli adulti».

 

Chi fosse interessato al nuovo corso di formazione Abio, può contattare la sezione di Desenzano al 320.1414242 (Mariangela Grandelli) o visitare il sito www.abiodesenzano.org.