Oggi vogliamo darvi ispirazione raccontandovi la storia di una delle più grandi e famose associazioni che operano ai giorni nostri: Medici Senza Frontiere.
LA NASCITA
Tutto ebbe inizio durante la guerra del Biafra, che ebbe luogo tra il 1967 e il 1970: il conflitto civile fu durissimo e provocò più di 1 milione di morti in totale tra soldati e civili. Alcuni medici della Croce Rossa insieme ad altri giornalisti rimasero scioccati dalla crudeltà degli eventi bellici e decisero che non potevano starsene con le mani in mano.
Nel 1971 alcuni medici francesi, tra cui Bernard Kouchner e i giornalisti Raymond Borel e Philippe Bernier decisero di creare un’equipe di medici pronti ad aiutare le persone che soffrono nelle più gravi catastrofi, nonché a informare il mondo riguardo le ingiustizie e i soprusi subiti da queste genti: nacque così Medici Senza Frontiere. Inizialmente l’associazione fu composta da 300 volontari compresi i fondatori (13 in tutto).
LE DIFFICOLTÀ
Durante le prime missioni umanitarie emerse subito la disorganizzazione del gruppo di medici: le risorse erano poche, la preparazione del personale carente, mancava un adeguato supporto e i rifornimenti arrivavano a stento. Iniziò a crearsi una frattura interna all’organizzazione che separava coloro che esigevano una realtà strutturata e i medici che preferivano rimanere un piccolo gruppo di emergenza, il cui punto di forza doveva essere la capacità di improvvisazione. Il secondo gruppo temeva che la struttura organizzata portasse l’associazione a diventare una seconda Croce Rossa: il conflitto interno scoppiò nel 1979, in occasione dell’Assemblea generale annuale, dove venne messa al voto la decisione di rimanere dei medici guerriglieri oppure di creare una sorta di organizzazione. La seconda opzione guadagnò un 80% di preferenze tanto che alcuni degli sconfitti, compreso il socio fondatore Kouchner, lasciarono MSF per fondare altre realtà benefiche.
LE TAPPE FONDAMENTALI
· 1972: la primissima missione avviene in Nicaragua, a Managua, dove un terremoto distrugge la città e provoca la morte di più di 10000 persone.
· 1974: le Honduras sono travolte dall’uragano Fifi che causa gravi inondazioni e uccide migliaia di persone; MSF avvia una missione di soccorso per aiutare le popolazioni colpite.
· 1975: MSF fornisce assistenza medica nella sua prima missione di intervento su larga scala a favore dei rifugiati cambogiani in fuga dal regime di Khmer Rossi.
· 1976: le équipe di Medici Senza Frontiere effettuano delle operazioni chirurgiche in Libano nel primo e più grande intervento dell’organizzazione effettuato in una zona di guerra.
· 1978: avvio di vari programmi per rifugiati in Thailandia, nella regione di Ogaden (Gibuti, guerra tra Etiopia e Somalia) e per i rifugiati eritrei in Sudan.
· 1980: l’unione Sovietica invade l’Afghanistan. Medici Senza Frontiere avvia delle attività transfrontaliere per portare assistenza medica ai civili.
· 1984: Medici Senza Frontiere lancia un massiccio programma nutrizionale in Etiopia.
· 1985: Medici Senza Frontiere viene espulsa dall’Etiopia dopo aver denunciato il dirottamento degli aiuti umanitari e il trasferimento forzato della popolazione da parte del governo.
· 1986: Medici Senza Frontiere organizza delle cliniche mobili e delle attività mediche per curare i feriti e i cittadini traumatizzati durante la guerra civile in Sri Lanka.
· 1990: MSF fornisce assistenza di emergenza al culmine della guerra civile in Libano.
· 1991: Medici Senza Frontiere avvia il più grande intervento di soccorso mai realizzato prima dall’organizzazione fornendo assistenza in Turchia, Iran e Giordania agli sfollati curdi in seguito alla Guerra del Golfo.
· 1992: Medici Senza Frontiere denuncia operazioni di pulizia etnica e crimini contro l’umanità in Bosnia.
· 1994: Medici Senza Frontiere resta a Kigali (Ruanda) durante il genocidio di oltre 800.000 Tutsi e Hutu moderati e prende una decisione senza precedenti chiedendo l’intervento militare. MSF collabora al più grande intervento contro il colera della sua storia nella città di Goma (attuale RDC) che ospita un milione di rifugiati ruandesi.
· 1995: Medici Senza Frontiere è testimone della caduta della “zona protetta” delle Nazioni Unite a Srebrenica e denuncia il successivo massacro di 8.000 civili da parte delle truppe serbe.
· 1999: Medici Senza Frontiere viene insignita del Premio Nobel per la Pace e lancia la Campagna per l’Accesso ai Farmaci Essenziali chiedendo l’accesso alle cure per milioni di persone escluse dall’assistenza sanitaria che ogni anno muoiono per malattie curabili.
· 2001: HIV/AIDS, Medici Senza Frontiere inizia a fornire farmaci antiretrovirali ai malati sieropositivi in sette paesi.
· 2002: carestia in Angola, Medici Senza Frontiere avvia il più grande intervento della sua storia, con 200 operatori internazionali e più di 2.000 locali in azione in tutto il paese.
· 2004: emergenza nutrizionale in Darfur e Ciad, Medici Senza Frontiere avvia centri nutrizionali e di salute e lancia campagne di vaccinazione. MSF abbandona definitivamente l’Afghanistan dopo l’uccisione di cinque suoi operatori e le continue minacce da parte dei Talebani.
· 2006: Medici Senza Frontiere lancia una massiccia campagna di vaccinazione contro il morbillo nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). In poche settimane soltanto, vaccina 359.318 bambini al di sotto dei 5 anni.
· 2009: MSF riprende le attività in Afghanistan, dopo aver lasciato il Paese nel 2004 in seguito all’uccisione di cinque suoi operatori e organizza campagne di vaccinazione su larga scala contro la meningite in Africa occidentale, vaccinando quasi 8 milioni di persone.
· 2011: guerra in Libia, MSF lavora con le équipe mediche libiche presso le linee del fronte. Dal porto di Misurata, trasferisce feriti e materiale sanitario da/verso Tunisi. Due membri dello staff di MSF vengono rapite nel campo rifugiati di Dadaab, in Kenia. Primo intervento in Giappone a seguito dello tsunami che colpisce il nord est del paese.
· 2013: col deteriorarsi della situazione in Siria, MSF espande le proprie attività in Giordania, Libano e Iraq a sostegno dei rifugiati e della popolazione locale. Escalation di violenza in Rep.Centrafricana: MSF soccorre feriti e sfollati in varie parti del paese e denuncia gli attacchi alle strutture sanitarie.
· 2014: epidemia di Ebola in Africa occidentale, MSF mette in piedi il più grande intervento mai realizzato prima per arginare l’epidemia in 6 paesi. A Monrovia, Liberia, MSF costruisce il più grande centro di trattamento per l’Ebola mai creato e in Sierra Leone distribuisce antimalarici a 1,5 milioni di persone. MSF interviene in per portare soccorso alle popolazione intrappolate ne conflitti scoppiati in Ucraina e Gaza. In Sudan viene bombardato un ospedale di MSF.
· 2015: per la prima volta MSF effettua operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo con tre navi che salvano più di 23mila persone. Triplicano le operazioni in Italia, Grecia e Balcani per rispondere ai bisogni di rifugiati e migranti. Dallo Yemen, all’Afghanistan, alla Siria, si moltiplicano gli attacchi alle strutture sanitarie.
L’ORGANIZZAZIONE OGGI
A metà degli anni ’80 MSF diventò un’organizzazione internazionale, e da lì in poi crebbe a tal punto da diventare oggi la più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico. È costituita da cinque grandi sezioni operative (Francia, Belgio, Svizzera, Olanda e Spagna) e 23 sezioni partner (che si occupano della gestione diretta di alcuni progetti, di attività di raccolta fondi, di reclutamento degli operatori umanitari, di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica) ed è presente in più di 70 Paesi.
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