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Regolamento per la Sussidiarietà a Verona: un esempio per altre città italiane?

15 Febbraio 2017 | commenti

Regolamento per la Sussidiarietà a Verona: un esempio per altre città italiane?

Ci siamo recati a Palazzo Barbieri per assistere all'incontro con la cittadinanza indetto dal Comune di Verona per illustrare il percorso svolto nella realizzazione del Regolamento per la Sussidiarietà. Questo è un breve resoconto dell'iniziativa, condito da alcune nostre considerazioni.

Venerdì scorso a Palazzo Barbieri in Sala Gozzi si è tenuto un incontro aperto alla cittadinanza, allo scopo di illustrare il percorso svolto per la realizzazione del Regolamento per la Sussidiarietà. Dopo i saluti dell'Assessore ai Servizi Sociali Anna Leso e alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Luca Zanotto si sono commentate le azioni intraprese fino ad ora dal Comune di Verona.

Partire dal basso

Come far intervenire la cittadinanza nella gestione dei beni comuni e trovare una collaborazione tra realtà associative e comune, se non partendo dal basso? Così si è mosso il Comune di Verona, somministrando ai cittadini due questionari online, per capire quali fossero i campi (la cultura, la solidarietà verso i più deboli, l'educazione, la salute, l'ambiente, ecc.) in cui potesse risulare utile per i cittadini applicare il principio di Sussidiarietà, e in che forma.

Schema di regolamento

Da queste risposte si è ricavata una bozza di regolamento contenente dei principi di orientamento, quali la fiducia reciproca, la trasparenza, l'inclusività e l'apertura. Quest'ultimo aspetto va sottolineato in quanto non soltanto è una delle caratteristiche fondamentali del principio di Sussidiarietà, ma cambia radicalmente i consueti rapporti che intercorrono tra associazioni e istituzioni: un soggetto non promotore di un'iniziativa di Sussidiarietà infatti può partecipare alla sua realizzazione, anche a processo in corso.

Proposta progettuale

Nel secondo questionario si richiedeva una proposta progettuale concreta. Le proposte più strutturate - nelle finalità, negli obiettivi e nella sostenibilità, cioè nella possibilità di replicare il progetto nel corso del tempo - sono state presentate in Sala Gozzi e faranno parte dei progetti pilota che testeranno la validità dello schema di regolamento, individuandone i punti di forza e debolezza. Sulla base dei risultati ottenuti dai progetti e alle successive analisi si procederà a stilare il Regolamento definitivo.

Novità interessanti

È chiaro che un percorso così strutturato porterà a delle novità interessanti. Se ne possono già intravedere alcune:

  • Utilizzo e gestione spazi pubblici: gli spazi comunali verranno messi a disposizione e regolamentati per attività di Sussidiarietà Orizzontale.

  • Laboratorio per la cittadinanza: sarà istituito un Laboratorio per la Cittadinanza, aperto a tutti, che avrà il compito di monitorare le attività di Sussidiarietà.

  • La richiesta di Sussidiarietà da parte dei cittadini: non si è esaurita solo nella domanda di interventi in ambito urbanistico, come accade in altre realtà, ma ha ritenuto importante proporre azioni nell'ambito del sociale, della cultura e della salute, segno di una cittadinanza attiva che ha coscienza di sé e del contributo che può dare. Crediamo che l'intera città di Verona ne debba andare orgogliosa.

Continueremo a seguire con interesse gli sviluppi del Regolamento per la Sussidiarietà nella città di Verona. Pensiamo inoltre che questa idea di regolamento potrebbe essere estesa alle città italiane rimaste indietro sulla questione. Diteci la vostra. Viva la cittadinanza attiva!