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Storytelling per le associazioni: i casi di studio di WWF e Save the Children

21 Agosto 2017 | commenti

Storytelling per le associazioni: i casi di studio di WWF e Save the Children

Dopo aver esaminato le modalità pratiche per rendere efficace il nostro storytelling, oggi passiamo ad osservare alcuni casi reali in cui le associazioni l’hanno utilizzato in modo esemplare.

 

Negli ultimi articoli abbiamo affrontato il grande tema dello storytelling: abbiamo visto com’è possibile, tramite alcuni accorgimenti, coinvolgere appieno il lettore fornendogli un’esperienza immersiva e analizzato le tecniche più efficaci utilizzabili per rendere i nostri racconti irresistibili. Per concludere la serie, oggi andremo ad esaminare dei casi studio in cui le associazioni hanno utilizzato lo storytelling in modo impeccabile, per capire come si applicano concretamente i suggerimenti visti insieme. Per questo scopo abbiamo scelto di visitare i siti di WWF e Save the Children.

 

WWF

Per capire l’efficacia di un’attività bisogna innanzitutto comprendere il motivo per cui viene svolta e quindi l’obiettivo che essa si prefigge. Per questo, prima di esaminare lo storytelling di WWF, dobbiamo ricordarci qual è la mission dell’organizzazione: “bloccare la degradazione naturale dell’ambiente e del pianeta e costruire un futuro in cui l’uomo vivrà in armonia con la natura”. Tenendo a mente tutto ciò e sapendo che gli ambiti di intervento dell’associazione spaziano dalla salvaguardia delle foreste, degli oceani e delle coste alla preservazione delle specie selvatiche, alla lotta contro le azioni dell’uomo colpevoli di generare il cambiamento climatico, possiamo apprezzare le attività di storytelling di WWF.

Visitando il sito internazionale notiamo la presenza della sezione News & Stories, il cuore delle attività di storytelling dell’organizzazione: essa è suddivisa in diverse sezioni che comprendono le storie di successo, le news e le pubblicazioni, la parte dedicata ai giornalisti, la sezione video e così via.

La prima sezione, quella relativa alle storie di successo, è un contenitore di articoli che utilizzano un tone of voice molto in linea con quello del lettore target dell’associazione: polemico e di condanna nei confronti degli atteggiamenti dell’uomo che vanno a ledere l’integrità ambientale ma allo stesso tempo fiero dei risultati che si riescono ad ottenere grazie a piccoli sforzi e con una mentalità corretta. Questo è un grande esempio di creazione di empatia con il proprio pubblico derivante dall’ascolto dello stesso, condito con l’uso di un linguaggio sensoriale che permette al lettore di immergersi completamente nel racconto.

La sezione relativa alle news invece ha un carattere più distaccato e informativo, riportando i fatti in modo preciso e seguendo sempre l’esposizione delle 5W. A differenza della prima sezione che è utile a far capire come raggiungere gli obiettivi di WWF, questa serve a far presente che purtroppo ci sono moltissimi problemi da risolvere e che le azioni dell’organizzazione sono necessarie: non è altro che una reason why che gli utenti possono seguire per finanziare le attività. Queste due sezioni quindi svolgono un ruolo complementare: da una parte l’opinione pubblica viene resa cosciente riguardo ai problemi che WWF vuole risolvere, dall’altra viene informata che grazie al suo contributo, tali problemi vengono risolti.

Oltre alle risorse interne, WWF cerca di attingere anche a fonti esterne per diffondere le sue notizie, per cui esiste anche una sezione dedicata ai giornalisti, ossia un box contenente delle sorte di comunicati stampa dai quali i giornalisti possono creare articoli e postarli sulle loro testate.

Abbiamo poi la sezione dedicata ai video e alla registrazione alle newsletter.

In generale possiamo dire che WWF segue molto bene le regole che abbiamo visto nei precedenti articoli e che la sezione relativa ai contenuti è strutturata molto bene a livello strategico poiché orientata a raggiungere gli obiettivi dell’associazione. Tutto ciò è agevolato da uno stile narrativo sempre coerente con i valori che si vogliono comunicare – quelli condivisi dal pubblico di riferimento – e sicuramente unico e riconoscibile.

 

SAVE THE CHILDREN

Save the Children è un’organizzazione che presta aiuti alle comunità in difficoltà e soccorso alle famiglie e ai bambini colpiti da disastri e catastrofi naturali, da conflitti e guerre.

Nel sito abbiamo la sezione Blog e Notizie, che presenta una strutturazione diversa da quella vista con WWF; abbiamo infatti un raccoglitore generale dove gli articoli sono suddivisi per categoria, ognuna delle quali riguarda un tema sostenuto dall’associazione: salute e nutrizione, protezione dei minori, diritti umani, istruzione, e così via.

Da questa scelta possiamo capire come non ci sia un modo univoco per comunicare, ma che in base alla struttura dell’associazione, al suo stile comunicativo e ai suoi valori ci sono modelli più o meno adattabili. Nel momento in cui si trova quello più consono, lo storytelling diventa potentissimo.

Save the Children utilizza spesso e volentieri due delle tecniche che abbiamo visto insieme, ossia l’”enfasi” e lo “start with why”, in modo magistrale.

Ad esempio in questo articolo relativo alla firma del codice di condotta per le ONG impegnate nel Mediterraneo causa migranti, si inizia subito a far capire al pubblico il motivo per cui è stato adottato un certo comportamento. Si lascia intendere che esso è in linea con i valori condivisi anche dal lettore. Solo successivamente si vanno ad elencare tutte le implicazioni che tale scelta comporta.

In un altro articolo relativo allo sfruttamento dei minori invece, possiamo osservare come la tecnica dell’enfasi sia usata molto bene: l’inizio è distaccato e formale, vengono forniti dati che aiutano a comprendere velocemente lo scenario complessivo e le 5W vengono esposte nel primo paragrafo. Man mano che si procede con lo sviluppo del contenuto i toni diventano più vicini al lettore, il ché lo fa immedesimare in prima persona all’interno della tragedia di cui si parla e pertanto lo spinge a voler trovare una soluzione a tale problema. L’ultima parte serve infatti a spiegare come le persone possono partecipare attivamente con lo scopo di migliorare la situazione.

 

In confronto a WWF, Save the Children adotta uno stile meno formale ma sempre consistente e volenteroso di esporre i propri valori.

 

E tu, quali altre associazioni conosci che utilizzano bene lo storytelling? Utilizzano uno stile comunicativo diverso da quelli esposti da noi? Faccelo sapere nei commenti o contattaci in privato!